Villa Spina Palermo

Villa Spina Palermo

Villa Spina Palermo

La villa

Storia

Villa Spina, originariamente chiamata Villa San Vincenzo, fu costruita nel 1676 dalla famiglia Vanni La Torre di San Vincenzo. La villa, situata nella Piana dei Colli di Palermo, era intesa come residenza estiva. Vincenzo Vanni, Maestro Razionale del regno, fondò la villa. Alla fine del XVIII secolo la villa era in possesso del figlio Alessandro Vanni e La Torre, principe di San Vincenzo. Nel XIX secolo, appartenne al notaio Vella. Nel secolo scorso, Vella la vendette agli Isgrò, che poi la cedettero alla famiglia Spina. Oggi, la villa è di proprietà delle famiglie Palminteri e Venezia. Nel 1977 le famiglie hanno curato il ritorno di alcuni ambienti ai progetti originali, e nel 1984 hanno ridipinto la facciata principale.

Lo Stemma di Alessandro Vanni La Torre

Alessandro Vanni La Torre, primo principe di San Vincenzo, possedeva uno stemma nobiliare diviso in quarti, ognuno rappresentante una famiglia diversa. Lo stemma si trova sopra il cornicione del frontespizio di Villa Spina, anticamente chiamata “Villa San Vincenzo”, residenza di villeggiatura fatta costruire dallo stesso principe nel 1676.

Ecco una descrizione dei quarti dello stemma:

  • Primo Quarto (in alto a sinistra): Rappresenta lo stemma della famiglia Vanni, ereditato dal nonno paterno di Alessandro, Francesco Vanni, senatore di Palermo nel 1678 e 1690. Lo stemma è descritto come “Arma di rosso, al cane levriere d’argento ritto collarinato d’oro”.
  • Secondo Quarto (in alto a destra): Rappresenta lo stemma della famiglia La Torre, proveniente dalla madre di Alessandro, Eleonora La Torre Montaperto. Lo stemma è descritto come “Arma d’azzurro, con una Torre di argento accostata da due Leoni affrontati e controrampanti d’oro, sormontata da 3 gigli del medesimo (per concessione di Filippo Re di Francia a Napoleo della Torre Principe di Milano) col capo d’oro caricato da un’aquila bicipite spiegata di nero coronata in ambo le teste Corona di Principe”.
  • Terzo Quarto (in basso a destra): Rappresenta lo stemma della famiglia Montaperto, proveniente dalla nonna materna di Alessandro, Melchiorra Montaperto, dei principi di Raffadali. Lo stemma è descritto come “Arma d’azzurro a 4 sbarre alternate da nove Rose, poste 1.2.3.2. 1; il tutto d’argento”.
  • Quarto Quarto (in basso a sinistra): Questo quarto è ormai sbiadito dal tempo e non è più visibile. Dovrebbe rappresentare lo stemma della famiglia Marino, proveniente dalla nonna paterna di Alessandro, Lucia Marino. Secondo lo storico e genealogista Filadelfo Mugnos, lo stemma della famiglia Marino è “di azzurro, con 3 fasce ondate d’argento, ed un Leone d’oro rampante sovrastante sul tutto”.

Attualmente, il quarto quarto dello stemma presenta un colore azzurro continuo, senza traccia delle fasce ondate d’argento e con solo una parte di malta grigia che potrebbe aver coperto l’immagine del leone rampante. Si presume che il deterioramento dovuto al tempo abbia portato alla scomparsa delle fasce e che successivamente, forse sotto un nuovo proprietario, l’immagine del leone sia stata coperta.

Caratteristiche della villa

Villa Spina ha un grande ingresso ottocentesco su via dei Quartieri ed è caratterizzata da vialetti ortogonali, fontane e una camera dello scirocco. Sul lato est della villa si trovano i resti delle fondamenta delle ex scuderie. Le decorazioni in marmo, le panchine e le fontane rimangono nel parco. All’interno della villa, il piano nobile presenta affreschi del Settecento, mentre il piano terra è decorato con tempere realizzate in stile classico.

Cambiamenti nel corso del tempo

Lo scalone monumentale della villa è stato costruito nella seconda metà del XVII secolo. Le sale del piano nobile presentano affreschi del XVIII secolo attribuiti all’artista romano Gaspare Fumagalli che raffigurano le quattro stagioni, nature morte e paesaggi. I vani al piano terra sono stati affrescati in stile pompeiano alla fine del XVIII secolo, a indicare un cambiamento nella destinazione d’uso del piano terra. Verso la fine del XVIII secolo, la villa passò al banchiere Giuseppe Velia, che la cedette alla famiglia Isgrò nell’Ottocento. Dopo gli Isgrò la villa fu acquisita dalla famiglia Spina. Durante il periodo di proprietà della famiglia Spina, furono costruiti dei soppalchi in alcuni saloni del piano nobile, che ora non esistono più. La famiglia Spina sistemò anche il parco, aggiungendo un belvedere e una grotta artificiale. A metà Ottocento la villa fu ammodernata e il piano nobile fu sopraelevato. Alla fine dell’Ottocento furono piantate specie esotiche che cambiarono radicalmente il paesaggio della villa.

Oggi Villa Spina è in parte di proprietà della famiglia Palminteri, che ha acquistato la villa negli anni ’30. L’altra metà della proprietà è stata acquisita dalla famiglia Venezia nel 2010. Villa Spina si trova di fronte alla Palazzina Cinese e al Parco della Real Favorita, confina con Villa Lampedusa e si trova vicino a Villa Niscemi e Villa Castelnuovo. La villa è accessibile da via Duca degli Abruzzi, strada che collega Pallavicino a Palermo.

 

Utilizzo della villa

Negli ultimi anni Villa Spina è tornata al centro della vita culturale di Palermo grazie agli sforzi della famiglia Palminteri. Nel 2014, le sale della villa sono state utilizzate per uno spettacolo teatrale aperto al pubblico intitolato “Rooms”. La famiglia Palminteri ha recentemente promosso l’idea di aprire la villa al pubblico per orti sociali, addestramento cani, orto e fattoria didattica per le scolaresche di Palermo.

Progetti per il futuro

Ci sono piani per attrezzare parte del parco della villa con una serra prefabbricata, servizi igienici, una pergola per l’ombreggiatura e il supporto dei pannelli solari, un deposito per le attrezzature agricole, recinti per pony, conigli e galline e un piccolo vigneto. I due giardini di agrumi storici saranno inoltre valorizzati con l’aggiunta di un impianto di irrigazione. È prevista la creazione di un nuovo ingresso al centro dell’esedra tra due sedili in pietra scolpita. Ciò richiederà la rimozione di un cipresso di Leyland e di un fico d’India cresciuto spontaneamente. Verrà realizzato un piccolo cancello in ferro all’ingresso. È inoltre prevista la realizzazione di un censimento delle principali specie botaniche presenti nel parco e l’incarico a uno storico dell’arte di approfondire la storia della villa. I documenti di autorizzazione per gli interventi su Villa Spina sono stati firmati dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo il 29 novembre 2023.